IL SENSO DEL GIOCO

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Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia, la cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo.

Kahlil Gibran

Il gioco è essenziale per lo sviluppo, perché contribuisce al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo dei bambini. Il gioco è necessario per aiutarli a sviluppare competenze sociali perché imparano cosa vuol dire essere in relazione con altri individui, quali sono le difficoltà e come riuscire a superarle. Giocare aiuta i bambini a fare amicizia con i propri stati emotivi, permettendo loro di esprimere il proprio mondo interno e di elaborare le esperienze vissute nella quotidianità. Giocando, infatti, si rinforzano e si creano molte connessioni neuronali che altrimenti andrebbero a scomparire. Il gioco libero lo possiamo intendere come una vera e propria ginnastica per le cellule del cervello.

IL GIOCO È GIOIA :

la gioia e l'entusiasmo, sono percezioni del corpo, in uno stato non temporale sotto il controllo dell'anima e non della mente. Il gioco è il luogo riservato all'intuizione. Non può esserci creazione in un gioco guidato dall'adulto. Se il bambino ricorre alla memoria e rende meccanico il suo gioco,entra in una emozione che limita le sue capacità intuitive e quindi creative. Il gioco evoca l’idea di una totalità chiusa in se stessa, con le sue regole non determinate da nulla di esterno al gioco, né aventi alcuna finalità pratica. Il gioco è un fare non serio, un fare ‘come se’ che svincola l’uomo dalla pesantezza della vita reale; dunque è leggerezza, spensieratezza ed è assoluta libertà della creazione.

IL GIOCO È LIBERTÀ :

il bambino ha bisogno di materiali e immagini simboliche nei suoi giochi per poter elaborare concetti e pensieri che portano a capire il senso della sua azione nel mondo. Un mondo dove fantasia, invenzione e scoperta creano infinite possibilità risolutive. Un bambino deve essere lasciato libero nel gioco simbolico. Spesso si usa il termine libertà con leggerezza come se fosse un pericolo per il bambino. In realtà è solo la paura di un educatore poco attento. Ogni bambino sa che l'adulto è li per proteggerlo e non si permetterebbe mai un distacco per estrema libertà.

IL GIOCO È REGOLA :

non esiste gioco senza regole. Sono i bambini stessi a regolarsi nel gioco altrimenti il gioco non potrebbe nascere. L'educatore non deve dare regole durante il gioco, ma salvaguardare la libertà di ogni bambino di giocare senza essere aggredito dal gioco di un altro bambino. Una sola regola che protegge tutti e lascia libertà di azione, interazione e relazione. Se l'educatore regola il gioco non è più gioco, ma compito.

IL GIOCO È INTUIZIONE :

è necessario continuare a sognare, se non vogliamo perire. Questo "sognare sapendo di sognare" è, in fondo, ciò che costituisce l’essenza stessa del gioco: esso è, per così dire, un continuare a giocare (con la massima serietà di cui si è capaci), pur sapendo che si tratta ‘solo’ di un gioco, che non c’è nulla oltre questo gioco che lo motivi o lo giustifichi. È questo assunto che permette all’uomo di fissare scopi e obiettivi nella propria vita, di continuare a creare valori.

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